Con l’avvento del web, del cloud e delle nuove tecnologie, c’è stata un’accelerazione dell’evoluzione dei sistemi e delle infrastrutture aziendali che va sotto il nome di Everchanging Systems. La velocità di questi cambiamenti ha fatto nascere anche la necessità di monitorare nel tempo le evoluzioni architetturali per assicurarsi che la transizione porti davvero benefici al business dell’azienda.
Massimo Brignoli – Principal Solutions Architect di Elastic – ci parla dell’importanza dell’IT Governance e del contributo di Elastic per rispondere a questa necessità.
Everchanging Systems e IT Governance: l’impatto sul business
Circa 10-15 anni fa i sistemi aziendali erano statici, fissi e definiti, con poche evoluzioni delle infrastrutture; così come anche le macchine e i computer erano di dimensioni importanti e molto costosi e richiedevano anche un paio di anni per concludere le fasi di installazione e configurazione, comportando quindi tempi rallentati.
Il web (che ha mandato all’aria questo modello), il cloud (che ovviamente ha accelerato il tutto), così come tutte le tecnologie di sviluppo e i pattern architetturali (sviluppo agile, le architetture a microservizi, il cloud journey) hanno portato a un’evoluzione continua dei sistemi aziendali che si devono adattare alle nuove esigenze.
Infatti, oggi possiamo parlare di Everchanging Systems, riferendoci all’evoluzione continua e ai costanti cambiamenti ai quali sono sottoposti i sistemi e le infrastrutture aziendali. Un’accelerazione violenta che ha reso difficile il controllo di questa trasformazione, da cui la necessità della governance.
La governance può essere sia organizzativa e sia tecnica. Concentriamoci sulla governance tecnica prestazionale (di benchmark), cioè quando devo controllare che i miei sistemi stiano progredendo sempre meglio: se voglio far evolvere la mia architettura da un sistema monolitico a uno in cloud, devo capire se questo passaggio sta avvenendo correttamente per garantire un buon livello di servizio ai miei clienti.
Il rischio quale potrebbe essere? Importando tutto sul cloud, potrebbero sfuggire informazioni inerenti allo stato di salute dei servizi; il monitoraggio potrebbe segnalare la CPU usata dai vari server ma potrebbe non essere in grado di comunicare se le cose stanno andando nel verso giusto. Per questi motivi, nell’evoluzione architetturale, una buona governance non deve tenere sotto controllo solo le metriche di base, ma gli interi processi business dell’azienda.
La governance dei processi di business
Facciamo un esempio pratico: immaginiamo un’azienda che opera nel settore delle telecomunicazioni, e a quello che potrebbe succedere se gli operatori perdessero gli ordini da parte dei clienti inerenti alle forniture di fibra: si creerebbe malcontento negli utenti e questo potrebbe avere effetti negativi sulla business continuity dell’azienda.
Nel momento in cui un cliente compila un form su un sito scatena una serie di azioni e, se questa catena di passaggi non venisse monitorata, l’ordine potrebbe perdersi con le conseguenze di cui sopra. È necessario gestire in modo ottimale la governance dei processi di business e non monitorare semplicemente singoli elementi – come, ad esempio, la CPU dei server lungo la catena –, creando le condizioni per avere un overview su tutto il processo. Alla luce di questo, occorrerà aggiungere e integrare nuove informazioni e richieste come numero dell’ordine, data di inizio e di fine dell’ordine, etc.
Solo in questo modo si può tenere traccia di tutto quello che è successo e intercettare in tempi brevi l’anello debole, mitigando qualsiasi impatto sul business.
Questo è importante perché permette di evitare clienti insoddisfatti, mentre se non riuscissi ad avere una buona governance dei miei processi di business potrei causare dei disservizi e perdere clientela.
Adottare questo approccio può non essere facile, soprattutto se pensiamo a sistemi aziendali complessi con collegamenti esterni: in questo caso le cose si complicano, perché bisogna andare a catturare tutti i componenti di tutti i processi di business coinvolti e monitorarne l’evoluzione nel tempo.
Elastic: un approccio open source per la governance di sistemi complessi
Nei casi più difficili – dove i sistemi esterni sono numerosi – è importante fare affidamento a soluzioni open source che consentono di espandere la tua visione oltre i processi di business interni e che ti facilitino l’integrazione con ciò che c’è fuori.
Elastic Stack riesce in questo intento, grazie anche a un continuo lavoro da parte della community che apporta dati eterogenei e lavora molto su connettori e integratori.
Un esempio è il nostro recente progetto per Mercedes, per il quale dovevamo monitorare tutta la catena di montaggio: per fare questo sono stati piazzati dei sensori su ogni macchinario coinvolto e tramite dei connettori abbiamo integrato questi macchinari al nostro ecosistema, in modo tale da monitorare ogni singolo elemento della catena e tutto il business process nel suo complesso.
Lavorare con una soluzione open source permette di espandere e integrare diversi mondi insieme e riuscire in una governance e monitorabilità ottimali.
Soluzioni come Elastic Stack ti guidano step dopo step non solo nell’evoluzione architetturale della tua azienda, ma soprattutto monitorano l’evoluzione stessa per garantire che il cambiamento porti davvero beneficio al business.
Elastic è uno dei partenr che ha partecipato ad API date: l’evento online dedicato ai temi dell’evoluzione architetturale. Non perderti l’intervento degli esperti di Elastic e di altri professionisti del settore: sono disponibili on demand le videoregistrazioni e i materiali degli speech!