Qualsiasi applicativo moderno invia svariate email in modo automatico. Da utenti, ce ne accorgiamo ogni giorno: messaggi di cambio password, sospetti tentativi di accesso al nostro account, conferme di acquisto e di spedizione di prodotti vengono tutte notificate via email pochi istanti dopo l’azione. Dal punto di vista dell’azienda, tuttavia, gestire questa mole di email transazionali non è banale, soprattutto quando si hanno più applicativi e/o più provider che gestiscono concretamente l’invio. Approfondiamo il tema e, soprattutto, vediamo come vincere la sfida.
Email transazionali: come funziona l’invio e le 3 sfide maggiori
Le email transazionali sono un particolare tipo di messaggio di posta elettronica che l’applicativo invia in risposta a un’interazione specifica o a un’azione compiuta dall’utente. Come detto, una conferma d’ordine, l’attivazione o la disattivazione di un servizio sono tipiche email transazionali che si differenziano da quelle di marketing poiché non promuovono nulla. Per inviare email transazionali, le aziende si rivolgono a service provider specializzati proprio nell’invio massivo di email: Mandrill (Mailchimp), Amazon AWS e Brevo (ex SendinBlue), giusto per citare i nomi più conosciuti.
Per quanto il processo appaia semplice e lineare, l’esperienza ci suggerisce alcuni casi – tutt’altro che infrequenti, oltretutto – in cui l’invio di email transazionali diventa per l’azienda una sfida vera e propria.
Tanti applicativi e un solo servizio per le email transazionali
Il primo caso si verifica quando l’azienda non ha un solo applicativo ma diversi (anche decine), e ognuno di essi si affida allo stesso servizio per l’invio delle email transazionali. Dover integrare singolarmente ogni applicazione con il servizio comporta un’inefficienza intrinseca; non solo, infatti, a qualsiasi modifica del provider deve seguire un aggiornamento su tutti gli applicativi, ma più in generale la ripetizione delle logiche di integrazione aumenta i costi di sviluppo e di manutenzione, rendendo più complesso gestire il parco applicativo ed esponendo l’azienda a possibili impatti negativi sulla qualità del servizio offerto agli utenti.
Più provider per le email transazionali
Un ulteriore livello di complessità si raggiunge quando diversi applicativi aziendali utilizzano differenti provider per l’invio e la gestione delle email transazionali. Questa scelta, spesso motivata da considerazioni di costo, di performance o di funzionalità, introduce sfide significative a livello di integrazione. La diversità dei protocolli, delle API e dei meccanismi di autenticazione adottati dai vari provider rende la gestione delle comunicazioni un’attività complessa, che richiede lo sviluppo di soluzioni customizzate per ogni caso.
Cambiare provider in tempi brevi
Il terzo caso si verifica quando, per svariati motivi (tra cui valutazioni di compliance normativa), l’azienda decide di cambiare provider in tempi brevi. Anche qui, il livello di complessità può raggiungere livelli molto elevati, a seconda della quantità di applicazioni gestite e di provider coinvolti. Va messo in conto un effort significativo e la qualità del servizio potrebbe risentirne, almeno nei primi tempi.
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La soluzione di Intesys: come funziona la PBC EMAIL
Fermo restando che l’invio di email transazionali è parte integrante di ogni applicativo moderno, le organizzazioni hanno quindi (almeno) due esigenze chiave:
- semplificare l’integrazione con i provider esterni, soprattutto nei casi elencati in precedenza,
- mantenere il massimo livello di flessibilità.
Ciò significa poter cambiare provider velocemente senza subire un lock-in autoimposto dalla complessità delle integrazioni in essere, ma anche far coesistere agevolmente più provider, magari sulla base del tipo di email da inviare.
In Intesys, diamo una risposta concreta a tutte queste esigenze attraverso lo sviluppo di un modulo PBC (Packaged Business Capabilities) dedicato. L’abbiamo chiamato PBC EMAIL ed è disponibile nel marketplace dell’Application Composition Platform di Entando. La PBC EMAIL sposa il concetto della Composable Enterprise in cui crediamo molto e, nella fattispecie, funge da unico punto di integrazione tra gli applicativi aziendali e i provider email supportati.
Come tutte le Packaged Business Capabilities, la PBC EMAIL nasce come modulo indipendente. Da un lato, esso fornisce a tutti gli applicativi un’interfaccia standardizzata e un set uniforme di API; dall’altro, si fa carico dell’interazione con tutti gli email provider e gestisce le relative comunicazioni. Integrando nell’architettura del sistema una PBC EMAIL, le applicazioni possono interfacciarsi unicamente con essa e trascurare tutta la complessità dell’interazione con i singoli provider.
Perché adottare la PBC EMAIL: 4 (validi) motivi
L’adozione della PBC EMAIL offre numerosi vantaggi alle imprese, sia di tipo strategico che operativo. Ne abbiamo identificati 4.