È notizia di pochi giorni fa che Magento ha acquisito RJMetrics, una piattaforma di Analytics cloud based, focalizzata sulla business intelligence per l’ecommerce. Devo dire che la notizia mi ha colpito ma non mi ha sorpreso; ho sempre pensato che l’ecommerce non possa prescindere dall’analisi del dato relativo al comportamento degli utenti e da una intelligence basata sui gusti dei tuoi clienti. A breve avremo quindi i “Magento Analytics” (era ora, mi vien da dire!) e sembra proprio che l’utilizzo non richieda particolari skill tecniche. Insomma, una piattaforma ideale per gli ecommerce manager più orientati al marketing.
Questa notizia mi ha fatto ricordare un interessantissimo articolo di Internazionale di parecchi anni fa sulla GDO americana e sull’importanza degli analytics e della business intelligence per predire ed aumentare le vendite. In sostanza il sistema di intelligence legato agli analytics dell’ERP era in grado di capire se una persona di sesso maschile sarebbe diventata padre nei sei mesi successivi, in base agli acquisti fatti oggi. Sapere subito cosa un consumatore/cliente acquisterà tra sei mesi consente di attivare per tempo le migliori azioni di marketing sui prodotti che acquisterà. In sostanza, permette di giocare d’anticipo. Conoscere oggi quali prodotti ti interesseranno domani è quello che tutti i direttori marketing vorrebbero sapere.
E per quanto riguarda la GDO? Mi sono recato presso un noto marchio di supermercati e la situazione era piuttosto diversa. I dati sugli acquisti c’erano (tutto veniva registrato in sede di acquisto ovviamente) ma non venivano elaborati. In altre parole, niente analytics, ergo nessuna business intelligence. Dentro di me ho pensato: ma è possibile ignorare tutta questa “ricchezza” di dati? Poi non mi son più fatto questa domanda, la risposta purtroppo è si.
Tutto questo per dire che c’è ancora da fare molto su questi aspetti ormai imprescindibili per far crescere il business delle nostre aziende. Secondo Forrester, infatti, le aziende utilizzano solo il 30% dei dati a disposizione e di questi solo il 29% è in grado di elaborarli e tradurli in risultati di business misurabili.
L’approccio data driven nel mondo digital è già realtà, soprattutto nelle piattaforme più evolute, e ritengo sia assolutamente fondamentale per migliorare le performance di un ecommerce, perché:
- Permette una comunicazione personalizzata e one-to-one;
- Aumenta il tasso di conversione;
- Ottimizza le politiche di up-selling e cross selling;
- Migliora il ROI delle campagne di marketing;
- Permette una maggiore conoscenza della clientela in termini di LTV (life time value ossia quanto profitto mi genera un cliente in base ai suoi acquisti), frequenza di riacquisto, inattività, ecc.
- Aumenta il grado di fidelizzazione della clientela;
- Migliora la shopping experience e l’approccio omnichannel;
- Ottimizza la gestione delle scorte di magazzino;
- Fornisce feedback sui gusti e le preferenze dei clienti.
Insomma, fornisce informazioni importantissime che se sfruttate bene portano ad una perfetta interazione tra l’azienda ed il suo cliente. Detto questo, appare evidente che le azioni di marketing di un ecommerce basato su un approccio data driven non possano che portare effetti positivi fin da subito e risultare più efficaci.