Ritorniamo a parlare di sicurezza, in particolare delle soluzioni da adottare e delle azioni da intraprendere per proteggere con continuità i dati aziendali.
Nell’era della Digital Transformation, in cui il cambiamento e la dinamicità sono fenomeni costanti, l’attenzione delle aziende si concentra su un tema che interessa tutti coloro che vogliono garantire la continuità alle attività di business: la protezione dei dati aziendali. Una tendenza che evidenzia come la Data Protection sia un argomento parallelo per chi cerca sempre di innovarsi con soluzioni attuali ed efficaci per mantenere la competitività sul mercato.
Infatti, secondo un sondaggio commissionato da Acronis, in occasione del World Backup Day 2019, la maggioranza delle aziende partecipanti, a prescindere dalla dimensione, considera la protezione dei dati una priorità e, di conseguenza, esegue con regolarità il backup dei dati ogni mese (35,1%), ogni settimana (24,8%) o ogni giorno (25,9%).
Valuta la sicurezza dei tuoi dati aziendali
Quando parliamo di backup, siamo soliti considerare la regola del 3, 2, 1 come un buon punto di partenza: un insieme di buone pratiche per gestire con efficacia due aspetti importanti legati alla sicurezza dei dati aziendali: quanti devono essere i file di backup e dove conservarli?
La sequenza 3, 2, 1 raccomanda di conservare almeno 3 copie per ogni operazione di salvataggio eseguita e di salvarle su 2 diverse tipologie di dispositivo. Come terzo step suggerisce di eseguire il backup off-site.
Fino a questo punto sembra essere tutto chiaro ma cosa intendiamo precisamente quando paliamo di backup off-site?
Che cos’è il backup off-site?
Con il backup off-site ci riferiamo all’azione di portare una copia dei dati salvati fuori dalla sede aziendale, in un luogo diverso da quello di produzione.
L’obiettivo è utilizzare la separazione fisica di copie dello stesso backup per:
- diminuire il rischio di perdita di dati e informazioni in caso di eventi imprevisti,
- poter riprendere velocemente le attività operative, diminuendo i tempi di ripristino.
Conservare i dati di importanza strategica in un luogo esterno rappresenta una buona pratica per rafforzare la propria strategia di Data Protection, tanto più se i luoghi scelti per la conservazione dei file sono in aree geografiche differenti.
Come fare il backup off-site: 5 consigli su come implementare una strategia corretta
1. Identifica i dati aziendali più importanti per la programmazione dei backup off-site: i dati non hanno tutti la stessa importanza e lo stesso valore!
Prima ancora di spostare off-site una copia dei backup, è fondamentale stabilire una scala di priorità ponendosi due domande:
- La perdita di quali dati avrebbe effetti negativi sul tuo business?
- Quali dati dovresti ripristinare nel minor tempo possibile in caso di eventi imprevisti?
2. Programma preventivamente la frequenza dei backup
I dati strategici per la continuità del tuo business (database, programmi di contabilità o gestionali etc…) devono essere salvati senza dubbio off-site con regolarità. Idealmente, almeno una volta alla settimana e, certamente, prima e dopo qualsiasi cambiamento significativo del sistema informatico. Caso diverso, invece, per i file, i documenti e la posta elettronica, che sarebbe preferibile copiarli ogni giorno.
3. Scegli la tipologia di backup off-site più in linea con le tue esigenze: hard disk o in Cloud?
Puoi salvare copia dei dati fuori dall’azienda, ma dove? A te la scelta se affidare tutto al Cloud o utilizzare la modalità di salvataggio su hard disk, da ruotare regolarmente verso una destinazione off-site sicura dove vengono conservati.
Il backup in Cloud offre numerosi vantaggi: ottima scalabilità, elevata sicurezza e buona disponibilità. Anche il salvataggio offline o backup su nastro si profila come soluzione efficace, particolarmente adatta se hai necessità di archiviare informazioni a lungo termine e di memorizzare grandi quantità di dati. Il consiglio è di affiancare le due soluzioni per evitare spiacevoli inconvenienti.
4. Effettua regolarmente i test di ripristino
Non dimenticare i test periodici per verificare che tutto funzioni correttamente all’interno del tuo sistema di Data Protection. Non ti basterà essere dotato della miglior strategia, ti servirà eseguire regolarmente test di ripristino. Al tuo team tecnico il compito di effettuare prove di ripristino dei backup onsite e, periodicamente, di testare tempi ed efficacia del Disaster Recovery. Se sceglierai di avvalerti della collaborazione di un service provider, beneficerai di un servizio ineccepibile, competente e di un supporto continuativo.
5. Affidati ad un Service Provider
La scelta di affidarsi ad un servizio esterno di gestione delle operazioni di backup offre numerosi vantaggi:
- ottimizzazione dei costi operativi e di manutenzione,
- supporto costante,
- scalabilità del servizio.
Ogni partner interpellato ti proporrà alternative differenti, accertati che la tua scelta finale soddisfi esigenze fondamentali per la tua azienda quali conformità di certificazioni, costi, disponibilità dei dati, facilità di accesso e livello di supporto.
A fronte di uno scenario caratterizzato da una continua evoluzione, l’ICT security si conferma un trend di grande attualità.
Il nostro consiglio è di adeguarsi al cambiamento affrontando un percorso con metodo e programmazione, partendo da un’analisi puntuale delle esigenze che, dopo un’attenta valutazione, porterà a scegliere tra i vantaggi di una gestione interna all’azienda con risorse dedicate o il ricorso a servizi gestiti di un Service Provider.