Nel mio precedente articolo ho parlato di come i principi del Design siano il tessuto culturale su cui le aziende possono impostare la propria Trasformazione Digitale. L’Era dell’Informazione ha cambiato il modo di fare impresa, favorendo coloro che hanno saputo sfruttare la tecnologia in maniera creativa e innovativa.
Diverse realtà hanno agito in tale direzione, guardando oltre al proprio prodotto o servizio e concentrandosi su quello che effettivamente è utile agli utenti. In molti casi si è dimostrato funzionale integrare servizi di terze parti o, viceversa, rendere i propri servizi integrabili nel business degli altri.
L’integrazione dell’IT nella pratica: il caso Google Maps
Applicazioni come le Google Maps rientrano nella categoria degli strumenti di navigazione, ma è la ricchezza delle informazioni provenienti da altri sistemi che le rendono uniche e difficilmente classificabili. Esse infatti ci forniscono:
- I dati sul traffico;
- Informazioni e recensioni sulle attività commerciali e le attrazioni gestite dalla comunità di utilizzatori;
- Gli orari dei trasporti pubblici;
- Le informazioni gestite dalle imprese che pubblicano i propri dati;
- Le statistiche sull’affluenza oraria nei luoghi acquisita dai big data sulla tracciabilità dei dispositivi.
Il tutto con una applicazione multipiattaforma che garantisce all’utente grandissima fluidità di utilizzo cross device, tramite app o browser, generando un servizio dirompente che ha reso obsoleti i navigatori portatili e sterilizzando, di fatto, un mercato.
In tal senso, dal punto di vista dell’utente, l’integrazione di informazioni terze ad un servizio garantisce un’esperienza ricca e completa, risultando essere l’elemento dirompente, in grado di cambiare le logiche del mercato.
La strategia di Lufthansa nella API Economy
Nel 2015, Lufthansa è stato tra i primi grossi gruppi a intraprendere una strategia di ampliamento dei canali digitali di vendita, puntando non soltanto sui propri canali ma su piattaforme di prenotazioni online più attive. Lo hanno fatto rendendo i propri servizi aperti e facilmente integrabili dagli sviluppatori dei portali di prenotazione. In una prima fase hanno aperto i servizi applicativi per interrogare gli orari dei voli, il flight status e la mappa dei posti a bordo; dal 2016, anche i sistemi di prenotazione e acquisto dei biglietti.
Questi approcci, che integrano informazioni di terze parti nel proprio servizio e rendono, al contempo, le proprie informazioni disponibili ad altre piattaforme, sono molto focalizzati sull’utente, sul suo comportamento e sulle sue aspettative, e possono trovare riscontro operativo solo se le applicazioni che regolano le informazioni e le transazioni sono in grado di interpretare.
Le architetture che permettono di realizzare questi modelli di business sono le architetture multi-tier e a servizi basate sulle API. Il ruolo delle API è così fondante nell’abilitare i nuovi approcci al business che gli analisti chiamano questo scenario “API Economy”. Una definizione che esplicita il fatto che non siamo di fronte ad argomenti tecnici di interesse per tecnocrati o geek, ma ad acceleratori di business con impatti sugli affari e sull’economia che devono essere di interesse per il management.
Risultati e potenzialità di una API Architecture
A parlare di API è Heike Birlenbach, Senior Vice President of Sales e Chief Commercial Officer di Lufthansa: «Con l’introduzione della possibilità di prenotare tramite Lufthansa Open API, stiamo prendendo in considerazione la crescente importanza delle piattaforme di vendita digitali. Oggi più che mai i viaggiatori si aspettano un’esperienza utente dalle loro applicazioni preferite e siti web che sia il più semplice possibile».
Per capire l’impatto commerciale e la scala su cui le API posso spostare il nostro business, nel corso del 2016, primo anno di pubblicazione, le piattaforme che hanno utilizzato Lufthansa Open API, combinando i loro prodotti con le informazioni dal mondo Lufthansa, sono state oltre 1.000.
Gli ecosistemi fondati sulle API, uniti all’approccio Open Source e agli Open Data, garantiscono la possibilità di progettare applicazioni e servizi centrati sulle aspettative dell’utente e sono gli alleati del Business di oggi, ma allo stesso tempo garantiscono all’IT ecosistemi affidabili, scalabili, facilmente aggiornabili. Gli ecosistemi fondati sulle API e la loro interoperabilità tra microservizi e applicazioni presentano infatti numerosi vantaggi tecnologici.