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Le modalità di sviluppo di un progetto digitale sono evolute nel corso del tempo, alla ricerca di approcci sempre più efficaci. Negli ultimi anni è maturata la consapevolezza che la funzione IT non può essere limitata al mero ruolo di esecutore, ma deve invece essere coinvolta attivamente in un processo di co-progettazione per ottimizzare le risorse investite e soddisfare le esigenze di business nel lungo periodo. Scopriamo come l’IT può diventare un contributor chiave nel supportare la realizzazione di un progetto digitale innovativo ed efficace.

Perché è fondamentale coinvolgere attivamente i ruoli IT?

Anche se ormai ci sembrano molto lontani i tempi in cui all’IT veniva demandato il ruolo di mero esecutore di una serie di requisiti funzionali, non è raro incontrare ancora oggi aziende che preferiscono bypassare alcuni passaggi strategici nella progettazione di una nuova soluzione digitale, pensando erroneamente di velocizzare il processo. Ebbene sì, perché ciò che accade solitamente in questi casi è tutto il contrario.

Soluzioni iper-tecniche e poco usabili, che non soddisfano le esigenze degli stakeholder o degli utenti finali, sono il risultato di un processo in cui non vengono prese in considerazione le necessità di tutti gli attori coinvolti in un progetto digitale.

Con la forte ondata di digitalizzazione che sta investendo oggi le aziende di qualsiasi settore, avviare la progettazione di una nuova soluzione software senza coinvolgere attivamente IT e design può esporre a molteplici rischi, quali:

  • Investimenti sbagliati, realizzando soluzioni che poi non vengono utilizzate;
  • Processi non ottimizzati perché non capaci di supportare effettivamente il lavoro;
  • Nessun beneficio reale per l’experience dell’utente finale;
  • Penalizzazione del business e dell’appeal sul mercato, rispetto a competitor che investono su una user experience differenziante;
  • Spreco di risorse, spesso già molto limitate.

Quando arriva il momento di scegliere un fornitore per realizzare un progetto digitale, è importante valutare la sua predisposizione a non fermarsi alla sola esecuzione di una richiesta, ma piuttosto a capire i bisogni e gli obiettivi di business dell’azienda per disegnare e progettare insieme una soluzione tecnologica di successo. Teniamo presente anche che i progetti digitali possono avere tempi di realizzazione molto lunghi: iniziare mettendo tutte le funzioni aziendali e gli stakeholder coinvolti allo stesso tavolo e trovare un accordo prima dell’implementazione tecnica è cruciale per risparmiare tempo.

Se avessi solamente un’ora per salvare il mondo, passerei 55 minuti a definire bene il problema e 5 a trovare la soluzione.Albert Einstein

Coinvolgere l’IT nella co-progettazione: da esecutore a problem solver

I progetti IT coinvolgono sempre più spesso le esigenze di un’azienda a 360°: dal business all’amministrazione aziendale, dal marketing fino al dipartimento acquisti (seppur con pesi diversi). Le nuove soluzioni digitali devono essere sempre più personalizzate in base alle esigenze della realtà in cui vengono inserite, alla sua struttura e al suo mercato di riferimento.

A tale scopo, la co-progettazione viene riconosciuta come uno strumento indispensabile per rispondere in modo efficace a queste esigenze, che altrimenti sorgerebbero in corso, dando vita a molteplici adattamenti che potrebbero compromettere la validità di un progetto.

Oltre a facilitare il dialogo ed evidenziare nuove opportunità, la co-progettazione permette di:

  • creare nuove funzionalità, capaci di risolvere le criticità attuali e orientate alle esigenze degli utenti;
  • valutare preventivamente con l’IT la fattibilità tecnica di una soluzione, senza incorrere in grosse complicazioni tecniche;
  • comprendere le diverse esigenze e peculiarità all’interno dell’azienda;
  • creare una visione unica grazie alla facilitazione del dialogo tra le diverse funzioni aziendali, che altrimenti non avverrebbe;
  • identificare le priorità e una roadmap di progetto.

Questo si traduce in un risparmio di tempo non indifferente, perché il coinvolgimento dell’IT nella co-progettazione consente di indentificare le aree su cui investire, anziché accumulare rework e aprire numerose commesse con tempi di sviluppo e time to market spesso molto lunghi.

L’IT coinvolto nella co-progettazione passa da esecutore a problem solver per l’azienda, predisponendo tecnologie flessibili ed evolvibili.

Avviare un progetto digitale partendo da un workshop di co-design

Per rendere la progettazione collaborativa il punto di partenza di un progetto digitale occorre essere disposti a mettersi in gioco con nuove tecniche, nuovi metodi di lavoro e soprattutto con un cambio di mentalità.

Nella pratica il processo si concretizza in un workshop di co-design, che può prevedere diverse sessioni, ciascuna con un obiettivo specifico e tempistiche ben ritmate da un facilitatore, che guida strategicamente i partecipanti favorendo il loro contributo e il loro coinvolgimento.

Il processo parte dalla definizione dei problemi e arriva a progettare un nuovo prodotto o servizio passando dall’analisi del contesto, dall’ascolto degli stakeholder fino ad arrivare all’ideazione e alla prototipazione di una soluzione. In tutto questo, il classico modello di progettazione top-down viene ribaltato a favore di una maggiore focalizzazione sulle esigenze delle persone e sugli obiettivi di business, la cui soddisfazione porterà ad un naturale sviluppo del progetto.

Parti dal co-design per far decollare i tuoi progetti di trasformazione digitale

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Alessandro Falezza
Software Architect

Web developer dal 2001, Alessandro fa parte del team Intesys dedicando la sua esperienza lavorativa al web design inteso nella sua accezione più larga: non solo come UI designer e frontend developer, ma anche come full stack Software Architect.

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