È cambiato. Si è evoluto.
Sì, sto parlando proprio di quello che da ieri è sulla bocca e sui blog di tutto il mondo: il logo di Google.
Diciamolo, Google non è una società convenzionale. La sua mission è prendere un’informazione e renderla accessibile e fruibile a tutti.
L’anno scorso ha introdotto Material Design, per aiutare progettisti e sviluppatori all’espansione multi-device.
La tecnologia si muove in avanti, la tela bianca in cui si trova il logo colorato sta cambiando. Le esigenze si stanno diversificando.
Il team Design di Google spiega l’evoluzione sul proprio sito.
All’inizio dell’anno è stato convocato a New York, con la richiesta di affrontare 4 nuove sfide per il cambiamento del marchio:
- Rendere il nuovo segno scalabile, anche in spazi vincolati.
- Incorporare un movimento dinamico intelligente in tutte le fasi dell’interazione dell’utente (le interazioni ora stanno diventando parte integrante di un progetto di design).
- Un approccio sistematico al branding di tutti i prodotti Google.
- Combinare il meglio del brand con quello che gli utenti conoscono e amano.
PROGETTATO INSIEME
Il primo step è stato scorporare il logo fino al nucleo (i 4 colori) su uno sfondo bianco pulito.
La forza di questo passaggio è stata condividere il pensiero con tutte le squadre che componevano l’organizzazione (ingegneri, ricercatori, marketing, designer), testando così la fattibilità della strategia di progettazione.
Questo processo di collaborazione ha portato ad un sistema efficiente e flessibile.
GLI ELEMENTI
- Google logotipo
Un logotipo sans-serif che mantiene la sequenza multi-colore. Il logo di Google ha sempre avuto uno stile semplice, amichevole e accessibile. Sono state mantenute queste qualità, combinando la geometria con la semplicità quasi infantile di una lettera a stile scolastico. Una giocosità multicolore e leggermente ruotata rispetto allo standard (a ricordare che in Google saranno sempre un po’ “non convenzionali”).
Guarda il video. - I punti
Dinamismo interattivo del logo. I punti Google sono dinamici e in continuo movimento. Essi rappresentano l’intelligenza di Google e indicano quanto stia lavorando per noi. Sono unici, magici momenti. Una gamma completa di espressioni sono state elaborate, tra cui l’ascolto, il pensiero, la risposta, l’incomprensione e la conferma. Il movimento sembra casuale, ma come ben sappiamo per Google nulla è a caso. Il loro movimento è un percorso coerente, stabilito da tempi ben precisi che seguono archi geometrici e curve.
Guarda il video. - La lettera G
Una versione compatta del logo di Google che lavora in piccoli contesti. Il peso della lettera è stato aumentato proprio per resistere alle piccole dimensioni e contesti in cui deve condividere lo spazio con altri elementi. Progettato in griglia, le proporzioni del colore trasmettono l’intero spettro del logo e sono in sequenza, per aiutare sempre il movimento dell’occhio.
Guarda il video. - Il colore
Il vantaggio del logo colorato di Google è proprio lo spazio bianco attorno. Quando i colori erano vicini, c’era il rischio che si potessero fondere otticamente, provocando così un oscuramento del loro valore originale. Per ovviare a ciò, è stato deciso di regolare e spingere la vitalità della saturazione del rosso, verde e giallo per mantenere vivo il loro peso.
Guarda il video. - Tipografia
Ovviamente anche la tipografia merita attenzione. Il team di sviluppo del logo è riuscito a creare un font geometrico san-serif per integrare il logo in blocchi di prodotto e materiali di supporto. Lo chiamano Product Sans. Il design prende spunto da un libro scolastico, ma adotta la consistenza neutra di un font sans-serif geometrico. Il set di caratteri è completo di numeri, punteggiatura, accenti e caratteri alternativi, frazioni, simboli e supporta il latino, greco e cirillico.
Guarda il video.
AL DI LÀ DELLA PROGETTAZIONE
Dobbiamo dirlo: il design è stato solo una parte dello sforzo. La realizzazione della nuova identità ha richiesto lavoro collettivo e diligenza da parte di centinaia di googler, in ruoli diversi. Meritano senz’altro i complimenti per la costruzione e l’attuazione del sistema dal basso fino all’ultimo pixel, in cima alla piramide.
Come evolve la comunicazione, così deve mutare la creazione di nuovi prodotti ed esperienze.
A me il nuovo logo piace molto… talmente tanto che ho già dimenticato quello vecchio. 🙂