Dalla nascita dei primi siti web ad oggi, il termine bello, applicato al mondo del web, è stato spesso utilizzato in maniera errata. Su internet è possibile trovare siti belli e visibilmente piacevoli in grado di coinvolgere in maniera immersiva l’utente che li naviga. Tuttavia, capita di sentire da sedicenti “guru del settore digital” che i siti belli non sono usabili e che, se una persona vuole un sito bello, dovrà sacrificarne l’usabilità. Allo stesso modo, se un cliente desidera un sito immediato, facile ed usabile, dovrà sacrificarne l’aspetto estetico.
Pertanto mi sono chiesto: un sito non può essere bello ed usabile allo stesso tempo?
Il concetto di bello, inteso come qualcosa di esteticamente appagante e capace di suscitare impressioni piacevoli, è un termine molto soggettivo ma, seguendo alcuni criteri, si può effettivamente arrivare a canonizzare e a riconoscere universalmente qualcosa come gradevole.
Il concetto di “usabile”, da non confondere con “utilizzabile”, è un termine che indica la capacità di un oggetto, di un artefatto (nel nostro caso di un’interfaccia digitale), di permettere ad una persona di portare a compimento un’azione senza ostacoli. Questo termine, a differenza del concetto di bello, è oggettivo, e quindi facilmente individuabile. In questo articolo non è mia intenzione andare ad approfondire i due termini singoli, ma il rapporto reciproco tra questi due termini quando vengono calati nel contesto digitale.
Nel web capita di vedere siti belli, capaci di catturare l’occhio umano, “incollare” l’utente allo schermo e accompagnarlo in altre realtà fino all’immersione completa. Altre volte capita di vedere siti usabili in cui l’utente trova facilmente quello che sta cercando, non incontra ostacoli nella sua esperienza e porta a termine gli obiettivi che si era fissato in pochi click.
Secondo alcuni, siti usabili e siti belli si escludono a vicenda, ma dal mio punto di vista questa affermazione è sbagliata. Un sito può essere bello, coinvolgente, interessante, accattivante, accogliente ed essere allo stesso tempo usabile, permettendo all’utente di trovare quello che cerca e consentire di portare a termine i compiti desiderati.
A questo punto è normale chiedersi: come dev’essere un sito bello ed usabile? Come faccio a coinvolgere l’utente, appagare l’aspetto estetico, “appiccicare” al monitor la persona e allo stesso tempo supportare la trovabilità, lasciare la libertà di navigazione, consentire l’orientamento e permettere all’utente di finalizzare i suoi obiettivi in maniera ottimale?
Esistono degli elementi, dei fattori che permettono di progettare e realizzare siti belli ed usabili. Secondo il mio punto di vista, creare un sito bello ed usabile significa:
- progettare seguendo le dieci euristiche di Nielsen ed i pattern di design riconosciuti sul web (ad esempio il material design di Google),
- adottare uno storytelling capace di descrivere e coinvolgere l’utente tramite immagini, video e contenuti di qualità, trasmettendo un concetto, una storia e un’esperienza;
- prestare attenzione e focalizzarsi in primis sull’architettura dell’informazione, organizzare un flusso di navigazione immediato che permetta all’utente di muoversi e orientarsi all’interno del sito e, allo stesso modo, individuare contenuti emozionali (ad esempio, guardate questa pagina di Repubblica dedicata alla Grande Guerra);
- organizzare ed ottimizzare i contenuti al fine di informare e soddisfare i bisogni degli utenti ed evitare testi lunghi e prolissi, non funzionali alla narrazione e alla SEO;
- adottare alcune accortezze di animazioni funzionali (functional animation);
- partire dalla conoscenza del proprio utente, attraverso la ricerca e l’analisi dei dati;
- valutare e testare ciò che viene realizzato con gli utenti ed individuare con loro eventuali problemi ed ostacoli nella loro esperienza di navigazione;
- emozionare attraverso immagini, video, testi e creare un percorso esperienziale in cui l’utente viene supportato, accompagnato ed attratto;
Esistono diversi siti che accorpano quanto elencato e combinano diversi elementi citati (Google Fogli , Apple, Ospedale Pederzoli , Volley Ball Canada, tanto per citarne alcuni)
Esistono quindi siti belli ed usabili. Per essere tale, un sito deve rispettare le euristiche, i pattern di design e usabilità ma allo stesso tempo raccontare qualcosa, informare, catturare, ammaliare e permettere all’utente, anche tramite interazioni funzionali, di interagire con la pagina in maniera semplice ed immediata.
Come UX designer è importante porsi come obiettivo la realizzazione di siti usabili ed esteticamente piacevoli. Questo approccio è condiviso nell’eXperience Design Team di Intesys, che cerca costantemente di realizzare siti in cui chiunque può capire come interagire in pochi istanti, apprezza l’impatto esteriore e, tramite i contenuti multimediali e l’architettura dell’informazione, individua facilmente le informazioni che sta ricercando.