Nel prossimo decennio le API assumeranno sempre maggiore rilevanza per le aziende nell’abilitare l’IT a rispondere alle pressanti richieste di mercato. Le API, infatti, svolgono la funzione di connettere differenti applicativi, favorendo così un ecosistema digitale integrato all’interno del quale muoversi e operare con maggiore velocità, fluidità ed efficacia.
In questa prospettiva si collocano le architetture IT basate sulle API, che nel 2020 saranno fondamentali per rispondere al mercato in modo veloce e flessibile, grazie all’integrazione digitale con i propri partner e la gestione della multicanalità.
Come ogni elemento d’innovazione, anche le API sono in costante sviluppo, per cui le aziende devono aguzzare l’occhio e rimanere al passo con la loro evoluzione e beneficiarne in termini di competitività. Ma quali saranno i principali trend che riguarderanno le API nel 2020?
1. API Security per la protezione dei dati
Dal momento che le API operano nella connessione di servizi e nel trasferimento di dati, è fondamentale proteggere i dati sensibili coinvolti in questi processi: nell’ottica di un 2020 all’insegna di un ampliamento dell’impiego delle API, la loro sicurezza rappresenta una priorità. Occorre garantire che l’utente che opera sulle API abbia i permessi adeguati: a questo proposito il sistema deve utilizzare standard di sicurezza come i cookies, la tecnologia SSL (Secure Socket Layer) e i moderni protocolli di sicurezza. Monitorare costantemente le API permette di prevenire brecce nei dati e individuare e neutralizzare punti vulnerabili nel sistema di sicurezza.
2. Artificial Intelligence e Machine Learning
Nel 2020 le API forniranno sempre più funzionalità connesse all’Intelligenza Artificiale, al Machine Learning e all’analisi dei big data. L’impiego di API sarà cruciale per utilizzare l’intelligenza artificiale come strumento per la creazione di valore reale per il business, sfruttando la potenzialità dei big data e supportando la multicanalità: è il caso per esempio dei chatbot, che rispondono sempre meglio alle richieste degli utenti o, per esempio, è il caso dei CMS Headless con cui, grazie alle API, potremmo ottenere l’autotagging automatico dei contenuti lato back-end come anche la content recommendation durante la navigazione di un sito.
3. Proliferazione dei sistemi Headless
Il 2020 vedrà la proliferazione dei sistemi Headless, soluzioni che forniscono chiamate funzionali non utilizzabili da un utente finale, per cui l’interfaccia viene costruita a parte, agevolando la rapidità e la flessibilità dei processi.
Per esempio, gli headless CMS forniranno opportunità sempre maggiori: si tratta di CMS che presentano solo il lato back-end, che funge da archivio di contenuti e, attraverso le RESTful API (REST è l’acronimo di REpresentational State Transfer e si riferisce a uno stile di trasmissione dei dati), questo tipo di piattaforme sono in grado di trasmettere i contenuti a qualsiasi device. Ciò permette ai developer di muoversi su un unico CMS, ottimizzando tempi e le modalità di lavoro e migliorando la developer experience complessiva.
4. Più attenzione per la Developer Experience
Non si può avere un utilizzo ottimale delle API senza attrarre i developer: per questo nel 2020 sarà sempre più importante parlare di Developer Experience, nota anche come DX e che fa riferimento alla User Experience degli sviluppatori. Nello specifico, le API stesse costituiscono dei prodotti pensati per l’utilizzo da parte degli sviluppatori e possono diventare fonte di empowerment dei developer per lo sviluppo di nuove applicazioni ed esperienze digitali: poter operare su API di utilizzo facile, veloce e intuitivo impatta in modo significativamente positivo quella che viene chiamata API Developer Experience.
Di seguito, vi riportiamo un estratto del contributo di Rafael Lluis, Presales Lead EMEA di Liferay, all’evento Headless & API date 2019 in cui parla dei trend delle API per il 2020 e oltre.