Come essere più produttivi – parte 2.
Già ne avevo parlato nel mio post precedente. Oggi rifletto a voce alta davanti ad un’altra newsletter ricevuta da Officevibe.
Il segreto per la felicità e per la produttività – affermano – è la “mindfulness“, che potremmo tradurre per comodità con “meditazione” (anche se letteralmente non è così, e capirete poi perchè scelgo questa traduzione).
Primo assunto: Officevibe dà per scontato che una persona è produttiva se è felice. Ed è felice se ama quello che fa.
Quindi si associa il concetto di produttività a quello di felicità , e non è così banale come può sembrare.
Quanti manager si preoccupano che i loro collaboratori siano felici?
Di sicuro però tutti si preoccupano che siano produttivi…
Ma non limitiamo il concetto di produttività al mero ambito lavorativo: quante cose facciamo nella nostra vita “reale”, che ci riuscirebbero meglio se fossimo più “felici”, e felici di farle?
Tradotto: quando inseguiamo la produttività, stiamo sbagliando direzione. Per ottenerla, dobbiamo inseguire la felicità .
Meditate, gente. Meditate.
Secondo assunto: il segreto per la felicità – dicono in Officevibe – è la mindfulness.
Siccome ne sento parlare sempre più spesso, ho voluto approfondire.
L’etimologia di “mindfulness” è affascinante: deriva dall’aggettivo “mindful”, che ha doppia accezione: “persona che ha memoria” e “persona attenta”, direi consapevole.
Mi faccio aiutare da Wikipedia, che definisce la Mindfulness “una modalità di prestare attenzione, momento per momento, nell’hic et nunc, intenzionalmente e in modo non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sè attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni. Migliorare questa modalità di prestare attenzione permette di cogliere, con maggiore prontezza, il sorgere di pensieri negativi che contribuiscono al malessere emotivo. La padronanza dei propri contenuti mentali e degli stili abituali di pensiero (capacità di automonitoraggio e metacognizione) permette maggiori possibilità di esplorazione, espressione e cambiamento di tali contenuti”.
La meditazione è il modo per raggiungere questo stato.
Il bello – affermano in Officevibe – è che basta dedicarvisi una manciata di minuti al giorno perchè la cosa funzioni. Perchè meditare è un po’ come resettare il nostro cervello: accresce l’autostima e ci rende felici.
Lo dicono anche gli studi della Washington University: i lavoratori che si esercitano con la meditazione riescono a concentrarsi meglio, ricordano maggiori dettagli nell’operatività quotidiana, appaiono energici e sono meno propensi a lasciarsi travolgere dai momenti negativi.
Se qualcuno fosse interessato, consiglio di leggere l’articolo completo nel sito di Officevibe, da cui traggo spesso ottimi spunti di riflessione.
Infine, credo che qualcuno si sia chiesto perchè si parli di questi argomenti nel blog di una Digital Agency come Intesys.
Sicuramente perchè sono convinto che queste divagazioni ai confini dei nostri ambiti tematici possano comunque risultare interessanti ai nostri lettori.
Il secondo motivo è che Officevibe pratica una attività estremamente avanzata di marketing automation, di cui il sottoscritto è al contempo bersaglio e beneficiario.
Sono quindi doppiamente affascinato da Officevibe:
Dai contenuti estremamente interessanti, che mi spingono a compiere a loro favore una attività spontanea di link earning.
Dalla cura dei dettagli nel lead management, operato attraverso tutta una serie di automazioni che denotano grande professionalità .
Continuerà ad approfondire i due filoni nelle prossime puntate.
Restate collegati!