SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, permette ai cittadini italiani di accedere in maniera veloce, semplice e sicura a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica Identità Digitale.
Dopo aver esteso SPID ai fornitori di servizi privati, il 21 giugno 2019 tramite la delibera 166/2019 è stato pubblicato il nuovo tariffario per il mercato privato che consentirà di capire, al netto del costo di integrazione con SPID, quanto costa per un privato appoggiarsi a tale servizio.
Il trend delle identità SPID erogate
Grazie anche alle iniziative come “bonus cultura”, che consentono di accelerare il processo di adozione di SPID soprattutto da parte dei più giovani, il sistema di autenticazione e di registrazione sta gradualmente prendendo piede in Italia. I dati di giugno 2019 riportano che 4.3 milioni di italiani hanno provveduto a registrarsi presso uno dei 9 Identity Provider che ad oggi erogano il servizio.
Fonte: Agenzia per l’Italia Digitale
Il tariffario SPID per il mercato privato
Come abbiamo già anticipato, il sistema SPID, oltre che essere destinato alla Pubblica Amministrazione, è stato aperto anche a service provider privati. Cosa significa? Che le aziende che offrono servizi on-line che richiedono accesso agli utenti hanno la possibilità di snellire il processo di registrazione e autenticazione tramite un login non più “debole”, come quello tramite i noti social network, ma attraverso un sistema di autenticazione forte che offre garanzie sull’identità e sui diversi livelli di sicurezza e di autorizzazione.
Il modello di pricing previsto segue una logica “pay per user”: il service provider pagherà, all’interno di un periodo di fatturazione, una sola volta per utente unico, indipendentemente dal numero di volte che quest’ultimo ha effettuato l’accesso. In altre parole, se 2000 utenti effettueranno 3000 accessi, l’azienda pagherà a seconda del primo numero. Nel caso di un utente con più IdP (Identity Provider), il fornitore di servizi pagherà per ogni IdP utilizzato per l’accesso.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è la modalità di accesso. La delibera ne identifica due:
- Accessi in modalità “Autenticazione”, con richiesta di soli attributi anagrafici;
- Accessi in modalità “Registrazione”, con richiesta di tutti gli attributi: anagrafici ed extra-anagrafici.
Se l’utente accede con entrambe le modalità, il provider pagherà a seconda delle tariffe in modalità “Registrazione”.
Per incentivare le PMI e lo sviluppo di SPID, la delibera specifica due scaglioni tariffari:
- 0-1000 utenti unici per IdP annui;
- Più di 1000 utenti unici per IdP annui.
Il primo scaglione rende gratuita la modalità “Autenticazione” per i primi 1000 utenti unici, mentre dai 1000 in poi si pagherà €0,4 per utente. La modalità “Registrazione”, invece, comporta sempre un costo massimo di €7 per utente. Quest’ultimo, infatti, è applicato per accessi con credenziali di livello 3, in altre parole un’autenticazione di tipo strong (i.e. a più fattori o con smartcard).
Utenti Unici annui/ IdP | Modalità Autenticazione | Modalità Registrazione | ||
Credenziali di livello 1 o 2 | Credenziali di livello 3 | Credenziali di livello 1 o 2 | Credenziali di livello 3 | |
0 – 1000 | Gratuita | Gratuita | €3,5 | €7 |
>1000 | €0,4 | €7 | €3,5 | €7 |
Utenti Unici annui / IdP | Modalità Autenticazione | |
Credenziali di livello 1 o 2 | Credenziali di livello 3 | |
0 – 1000 | Gratuita | Gratuita |
>1000 | €0,4 | €7 |
Utenti Unici annui / IdP | Modalità Registrazione | |
Credenziali di livello 1 o 2 | Credenziali di livello 3 | |
0 – 1000 | €3,5 | €7 |
>1000 | €3,5 | €7 |
Diventa un Service Provider abilitato con lo “SPID Plugin”
Attendiamo con curiosità di sapere quali saranno i primi service provider che lo adotteranno, dato che il tariffario parrebbe essere ancora limitato a causa dell’assenza di scaglioni, tariffe flat o tariffe differenziate in base all’utilizzo o al tipo di servizio erogato. Se da un lato il costo può sembrare alto, dall’altro SPID offre alle aziende un sistema di autenticazione e registrazione “forte” senza precedenti. Si pensi ad esempio ad istituti di credito e ai costi che devono sostenere per registrare e rilasciare le credenziali di accesso ai loro servizi.
Dopo aver acquisito il know-how, per consentire ai fornitori di servizi privati di usufruire del sistema di autenticazione SPID all’interno di un portale, abbiamo implementato lo “SPID plugin” in Java. Questo strumento, specifico per Liferay consente di attivare immediatamente la configurazione di SPID, un ulteriore passo a supporto della digitalizzazione delle aziende che vogliono migliorare la fruibilità dei propri servizi agli utenti all’interno di un percorso di trasformazione digitale.