Se gestite siti web, app o altre piattaforme digitali, probabilmente nelle ultime settimane avete ricevuto un’email di Google, in cui si comunica l’aggiornamento delle policy per una serie di servizi:
In pratica, tutto ciò che riguarda l’utilizzo delle mappe di Google, le indicazioni stradali, gli aggiornamenti sul traffico, la gestione di schede riguardanti luoghi e punti di interesse.
Probabilmente li avete integrati nelle vostre piattaforme e li usate da anni in modo gratuito.
Se è così, dovete adeguarvi alle nuove policy entro il prossimo 11 giugno.
NIENTE ANSIA: ecco un breve vademecum che vi può aiutare.
Cosa cambia?
I tre servizi sono stati accorpati nella nuova Google Maps Platform, con l’obiettivo di semplificare la scalabilità, ridurre il tempo di inattività e i problemi di rendimento.
Cosa bisogna fare?
Primo, attivare un account di fatturazione con carta di credito all’interno della Google Maps Platform, cliccando “Inizia”. Anche se si inseriscono i dati della carta di credito, non è detto che si paghi.
Secondo, generare una chiave API e utilizzarla per aggiornare la propria applicazione.
Cosa sono le Google API Key?
Sono codici univoci che permettono la creazione semplificata di mappe da incorporare all’interno di un sito o un’app. Sono totalmente gratuite e possono essere richieste tramite il proprio account Google.
Si paga? Se sì, cosa?
Non si paga, a meno che non si tratti di un sito / app con alto numero di utenti: il piano tariffario completo prevede vari scaglioni a seconda dei consumi e si paga l’effettivo utilizzo.
Le buone notizie sono che:
- Ogni mese Google garantisce una soglia gratuita di 200$, prima di iniziare a fatturare
- Si possono impostare limiti di utilizzo, per proteggersi da aumenti imprevisti
- Per clienti già paganti con piani tariffari Standard e Premium, è prevista la transizione al nuovo piano
Cosa succede se non si fa niente?
Al posto delle vecchie mappe, nelle pagine web compariranno mappe a bassa risoluzione con il watermark “solo a scopo di sviluppo”, oppure messaggi di errore. I dettagli tecnici sono nella guida di Google.
Chi si occupa dell’adeguamento?
Chiunque può aprire in autonomia un account di fatturazione e generare l’API Key, a patto che abbia una carta di credito valida. Per incorporare la chiave nel codice del sito / app, è preferibile ricorrere a uno sviluppatore: rivolgetevi quindi al vostro fornitore di servizi IT e Digitali.
Intesys lo farà per i propri clienti, ma non solo.