Continua il nostro progetto di Volontariato di Impresa a favore di Open Hospital, un software open source per la gestione di ospedali rurali nei paesi in via di sviluppo patrocinato dalla Associazione Informatici Senza Frontiere, di cui siamo soci da ormai 4 anni.
Un primo risultato importante è stato il rifacimento del sito di progetto (www.open-hospital.org), costruito sulla base della analisi della User Experience per riorganizzare in modo più chiaro e più completo i contenuti, che sono stati parzialmente aggiornati.
Un secondo passo importante è stato il ridisegno delle interfacce utente in vista del passaggio dalla attuale versione client-server (in Java, datata 2005) a una versione WEB basata su SPA (Single Page Application), denominata OpenHospital 2.0 (OH20).
Dire “versione WEB” non coglie però le scelte architetturali che abbiamo fatto. La nuova architettura, infatti, è un piccolo compendio di come vengono scritte le applicazioni WEB moderne, costituite da un livello di servizi che espongono la “Business Logic” (BL) e da un livello frontend che implementa l’interazione con l’utente. Un elemento basilare del frontend sarà una SPA che implementa le attuali funzioni di OpenHospital attraverso l’usuale interfaccia WEB di un Personal Computer. In futuro, però, potranno essere sviluppati altri elementi di frontend, per esempio una APP smartphone in grado di consumare i servizi della BL per disporre anche in mobilità di alcune funzioni di OpenHospital.
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Il progetto OH20 in generale e questa architettura in particolare sono stati ritenuti interessanti come breve modulo didattico per studenti universitari. Abbiamo erogato il primo modulo presso l’Università di Ferrara (Corso di Laurea in Ingegneria Informatica) e stiamo pianificando lo stesso intervento presso l’Università di Padova e l’Università di Bologna. Ci sembra un bel modo di mostrare le potenzialità sociali della professione informatica dando una mano a situazioni di sottosviluppo e povertà.
Lavorando perlopiù a bassa priorità abbiamo rilasci non molto veloci ma il progetto comunque procede e, per come è stato disegnato, fornirà uno dei migliori sistemi gestionali sanitari open source e no-profit attualmente in circolazione a livello mondiale.
Intesys si sta sempre più decisamente indirizzando verso prodotti e logiche opensource, sono molto orgoglioso della nostra partecipazione a questo progetto che è totalmente no-profit ma ci permette di approfondire come maintainer la gestione di una community e lo sviluppo di un progetto software totalmente opensource.