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L’esplosione dei dispositivi mobili – o, meglio, dell’accesso ad Internet per loro tramite – ha completamente rivoluzionato il modo di approcciare i progetti digital. Il primo utente a cui pensare oggi è sicuramente quello in mobilità .

Questo discorso vale a maggior ragione quando si parla di email marketing, visto che – secondo quanto affermano le recenti statistiche Litmusuna email su due è aperta tramite smartphone.

Se le cose stanno così, non possiamo assolutamente ragionare come prima, quando le nostre campagne di email marketing erano rivolte ad un pubblico che apriva i messaggi su desktop. Lo spostamento sui dispositivi mobili ha inciso profondamente su come i consumatori interagiscono con i messaggi.

Ci sono alcuni elementi di cui tenere conto, che nascondono elementi di criticità  ma che, se affrontati consapevolezza, possono trasformarsi in opportunità .

COME OTTIMIZZARE IL TASSO DI APERTURA

Con lo smartphone, è vero che le persone possono leggere la posta elettronica in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo. Ma è altrettanto vero che un’apertura veloce e disattenta della mail da mobile non ottiene il grado di coinvolgimento che raggiungerebbe da desktop.

Come ovviare a questa insidia?

– Mantenere costanti i tassi di apertura: per evitare possibili cali, è necessario ottimizzare mittente ed oggetto del messaggio. Per attrarre un utente mobile, è preferibile usare testi brevi ma estremamente esplicativi e immediatamente comprensibili.

– Rendere il contenuto intellegibile ed interessante per chi lo vede da smartphone:

  • Struttura della mail responsive.
  • Messaggio conciso, ma di facile comprensione.
  • Call to action chiaro ed evidente.
  • Scelta cromatica ed iconografica compatibile con una visione da smartphone: tutto ciò che rallenta il download e inibisce la leggibilità  diminuirà  le perfomance della campagna.

TASSO DI CONVERSIONE: LA LANDING PAGE DEVE ESSERE OTTIMIZZATA

Tutti gli elementi di cui sopra valgono ovviamente anche per la relativa landing page, che deve adattare perfettamente contenuto ed usabilità  alla visione in mobilità . Da ciò dipenderà  il relativo tasso di conversione (compimento dell’azione desiderata da parte dell’utenza).

Portiamo l’esempio di molti eCommerce manager, che hanno notato un minor tasso di conversione dal traffico email proveniente da mobile. Ciò significa che informazioni, design ed offerte all’interno della mail erano interessanti e seducenti, ma questa promessa non è stata mantenuta nel sito stesso. Probabilmente perchè è maggiormente fruibile da desktop che da mobile.

Non bisogna commettere questo errore.

TASSO DI CLIC: NON FACCIAMOCI TRARRE IN INGANNO

Oltre al tasso di apertura e di conversione, l’altro KPI di cui tenere conto è il tasso di clic.

Le statistiche raccontano che – mediamente – il click rate per il mobile è in sofferenza, se paragonato al desktop: gli utenti aprono le mail, ma tendenzialmente si fermano a questo stadio, senza proseguire con un clic.

Le motivazioni di questo comportamento sono molteplici, ma capita spesso che – in un’ottica di fruizione multidevice – l’utente che riceve la mail su smartphone voglia approfondire su tablet o desktop. Questo comporta difficoltà  nel calcolo del ritorno sull’investimento: la conversione potrebbe non essere tracciata come proveniente da email marketing, anche se in realtà  lo è. Quindi, anche se una email viene aperta ma non innesca un clic, non significa che essa non sia efficace: potrebbe esserlo in un secondo momento.

Per evitare il rimbalzo da un device all’altro, si possono ipotizzare degli interventi certosini. Alcuni esempi:

  • Se conosciamo bene il nostro target, possiamo scegliere come giorni ed orari per l’invio quelli in cui è più probabile che legga l’email da desktop, magari nel proprio ufficio.
  • Una seconda possibilità  è quella di ottimizzare il percorso di conversione da mobile, in modo che l’utente arrivi facilmente all’azione da noi desiderata e non sia portato al bounce.

C’è infine un altro elemento illuminante, che arriva da Yesmail: negli ultimi mesi del 2014, sembra che il valore di un clic proveniente da mobile abbia raggiunto un valore duplice rispetto a quello da desktop. In pratica, da mobile si clicca di meno, ma con maggiore motivazione.

Vi lascio trarre le dovute conclusioni! 😉

Ringrazio Practical Ecommerce per gli spunti.

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Alberto Mariutto
Inbound Marketing Strategist

Inbound Marketing Strategist di Intesys, Alberto accompagna i clienti nello sviluppo di progetti di Digital Marketing che siano in grado di raggiungere gli obiettivi di business, e al contempo permettano agli utenti di soddisfare i propri bisogni o desideri.

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