L’evoluzione dei mercati e dei consumi ha ridefinito il concetto di Return on Investment (ROI) in un panorama sempre più orientato alla multicanalità e alle tecnologie: questo nuovo contesto sta spingendo le imprese del B2B ad adottare modelli che non si limitano più a valutare solo metriche marketing, ma anche di processo e tech-driven.
Come il B2B è passato dal Digital Marketing a una visione MarTech
Gli anni della pandemia sono stati una forte spinta alla digitalizzazione dei processi aziendali. Pensiamo ad attività tradizionalmente analogiche come fiere, eventi formativi e commerciali, ma anche la vendita stessa con l’attivazione di e-commerce e servizi di assistenza clienti: tutto si è improvvisamente riversato sul digitale.
Questo fenomeno, seppur vitale all’epoca per far proseguire i business delle aziende in un periodo altamente critico per la loro continuità operativa, ha innescato una corsa all’adozione di strumenti e piattaforme marketing e sales, spesso legata a situazioni momentanee e più tattiche che realmente strategiche. Pensiamo ad esempio alla proliferazione di strumenti di webinar e collaboration da remoto.
Risultato di tutto ciò?
Oggi per parlare di digital marketing non si può più considerare solo obiettivi, strategie, canali e contenuti, ma si deve obbligatoriamente contemplare anche piattaforme e tecnologie, ovvero le marketing technologies.
Il perché è testimoniato dai dati della ricerca condotta da Chief MarTech relativa al Martech Landscape 2024 su quante applicazioni marketing sono nate negli ultimi 12 anni: è una crescita che ha toccato 7,258% e solo negli ultimi mesi il 18,5% grazie alla spinta dell’Intelligenza Artificiale.
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La sinergia fra tecnologia e marketing è stato etichettata con il nome di MarTech e raggruppa appunto software e piattaforme che professionisti e dipartimenti marketing utilizzano per raggiungere i propri obiettivi di business.
Le tecnologie marketing: qualche esempio sul contesti d’uso MartTech
Come abbiamo, visto nell’arco dell’ultimo decennio le piattaforme marketing e sales si sono moltiplicate esponenzialmente, e oggi offrono un’ampia scelta di contesti di applicazione. Ecco qualche casistica che ne dettaglia meglio il loro utilizzo.
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La scelta delle tecnologie ovviamente dipende da diversi fattori, ma la direzione intrapresa negli ultimi anni è quella di una sempre maggiore integrazione tra i software, per permettere ai marketer di efficientare sempre più tempi e costi connessi con la gestione e la realizzazioni di azioni marketing.
Vediamo dunque come questa integrazione ha impattato sull’ideazione di strategie.
Efficientare per incrementare il ROI
Dopo quasi 4 anni dall’accelerazione digitale che ha innescato la pandemia, le aziende si trovano con un patrimonio tecnologico variegato e a volte sovra strutturato.
Su questo aspetto, Gartner ha presentato i dati della ricerca “State of Marketing Budget and Strategy in 2023” condotta su un panel di CMO per comprendere come cambierà il modo di pianificare budget e investimenti.
La ricerca mostra un crollo dei livelli di produttività degli investimenti tecnologici nel marketing, con tassi di utilizzo che scendono dal 58% nel 2020 ai minimi storici del 42% nel 2022 proprio connessi alla iperdigitalizzazione che il comparto ha subito.
La ricerca evidenzia che la strategia di marketing dovrà concentrarsi sull’ottimizzazione dell’uso delle tecnologie di marketing esistenti e di quelle nuove per incrementare il ROI, decidendo se acquistare nuovi strumenti o utilizzare funzionalità aggiuntive all’interno di quelli esistenti e mappando la tecnologia esistente in base ai risultati aziendali raggiunti e desiderati.
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Partendo dal presupposto che è necessario mantenere una situazione ibrida, in cui non si può fare a meno del digital ma allo stesso tempo è tornata centrale la relazione e dunque il canale analogico, una delle valutazioni che i manager oggi devono portare avanti è comprendere se questo patrimonio tecnologico va:
- mantenuto, ma efficientato a livello strategico;
- integrato con ulteriori strumenti;
- ridotto e portato a regime rispetto agli obiettivi;
- consolidato.
In base a questa scelta, potranno poi nascere nuovi mindset e una fisiologica evoluzione delle strategie del go-to-market.
Vediamo alcuni esempi.
Ottimizza il pregresso, velocizza con le tecnologie
Per chi decide di intraprendere un percorso di ottimizzazione delle proprie strategie marketing, come la lead generation o la conversione dei propri contatti in clienti, oggi ci sono molte opportunità in più rispetto a qualche tempo fa di agire anche con budget inferiori perché:
- il mercato tecnologico ha ampliato l’offerta generando anche soluzioni low cost;
- le tecnologie hanno aumentato la loro accessibilità offrendo Academy a supporto per la loro adozione.
Se stai valutando di rivedere le tue strategie digitali online, il consiglio che possiamo darti è di partire riorganizzando quello che già hai in azienda oggi: processi, competenze, contenuti, tecnologie.
Costruisci interventi circoscritti per raccogliere risultati nel breve periodo e, se lo ritieni utile, chiedi supporto a un partner esterno che possa sostenerti non solo nella definizione di una strategia, ma anche nella sua messa a terra nei tempi.
Proprio con questa visione da anni affianchiamo aziende B2B di diversi settori con analisi, progettazione e realizzazione di campagne e possiamo dire che non esiste la strategia ideale, ma solo quella che ogni azienda sa far nascere partendo in primis da chi è, da come è nata e dal perché esiste nel mercato.