In un mercato omnicanale e ipercompetitivo le aziende devono costruire architetture applicative adatte ad acquisire ed elaborare dati aggregati da più sistemi, in tempo reale e 24/7 per prendere decisioni rapide ed efficaci.
La soluzione ideale è un’architettura a eventi basata su stream di dati che permette di adattarsi e rispondere alle dinamiche di mercato con la maggior rapidità possibile, preservando la consistenza dei dati e le performance e senza sovraccaricare gli applicativi legacy sottostanti.
Architetture ad eventi: che cosa sono e quali problemi risolvono
Uno dei problemi più frequenti per le aziende che stanno affrontando la sfida dell’omnicanalità e che stanno aprendo nuovi touchpoint digitali è rendere self-service la vendita e utilizzo di prodotti e servizi che in precedenza era intermediata.
Facciamo un esempio inerente al mondo assicurativo. Fino a pochi anni fa, il rinnovo di una polizza o l’apertura di un sinistro erano attività intermediate da un agente, che aveva il compito di recepire la richiesta dal cliente finale e riportarla sui sistemi della compagnia assicurativa perché fosse presa in carico.
Oggi, il cliente può richiedere l’erogazione di questi stessi servizi in completa autonomia, direttamente dal proprio PC o smartphone.
Per gestire l’offerta di nuovi prodotti e servizi digitali, queste aziende hanno costruito un’architettura basata sui sistemi informatici preesistenti, che spesso mantengono una complessità e rigidità alle evoluzioni del mercato e dei bisogni dei consumatori, proprio perché non sono stati progettati per assolvere a questi scopi.
Una potenziale risposta è stata quella di agganciare i sistemi punto a punto con i nuovi touchpoint digitali. Tuttavia, con la crescita del business e delle interazioni digitali dei clienti attraverso i diversi canali, aumenta il rischio di sovraccaricare i sistemi legacy.
Inoltre, un’altra sfida legata all’erogazione di servizi digitali self-service riguarda l’aspettativa del cliente di poter interagire con l’azienda in qualsiasi momento, 24/7. Spesso, infatti, i sistemi legacy hanno dei momenti di down programmati (come, ad esempio, durante il periodo notturno), con una conseguente interruzione del servizio.
Come affrontare queste nuove sfide digitali?
Con un’architettura a eventi, o “event-driven architecture”.
Si tratta di un paradigma di progettazione del software in cui l’interazione e la comunicazione tra servizi consente a un evento – un cambiamento di stato in un sistema – di attivare, in risposta, altre azioni o processi.
Ad esempio, proseguendo l’esempio in ambito assicurativo, quando un utente acquista una polizza in autonomia, genera una serie di azioni successive: viene creato l’ordine, aggiornato il profilo utente, inviata notifica al reparto vendite per la preparazione dell’ordine e così via.
Il vantaggio principale di questo tipo di architettura risiede nella separazione di responsabilità tra il produttore e il consumatore dell’evento, che non interagiscono mai tra loro.
Digital Integration Hub: il paradigma architetturale per affrontare le sfide dell’omnicanalità
Sotto il profilo strutturale, il paradigma del Digital Integration Hub permette di trarre il massimo valore da un’architettura ad eventi.
Il modello del Digital Integration Hub svincola la parte di aggregazione, organizzazione ed esposizione dei dati dalla operatività dei sistemi e dalle logiche dei canali, interponendo un layer di integrazione tra i System Of Records e i touchpoint digitali.
Ponendosi come layer di disaccoppiamento tra i sistemi di back-end e i servizi di front-end, il Digital Integration Hub diminuisce il rischio di sovraccarico dei sistemi, che mantengono la propria operatività e garantiscono tempi di risposta delle applicazioni ridotti.
Inoltre, garantisce un accesso sicuro ai dati in tempo reale e 24/7, migliorando la governance e semplificando l’integrazione dei sistemi con terze parti, per facilitare lo sviluppo di nuove opportunità e modelli di business.
Per approfondire l’approccio architetturale del Digital Integration Hub e un caso reale di applicazione in ambito assicurativo, guarda la registrazione dell’evento Headless & API Date 2021 e segui l’intervento di Michel Murabito, Developer Advocate di Mia-Platform su “Digital Integration Hub (DIH) come strategia vincente per i problemi di oggi e di domani”.