L’impronta ecologica (carbon footprint) è uno strumento a disposizione delle aziende per valutare in maniera approssimativa il proprio apporto inquinante nei confronti della Terra. Di fatto, la riduzione delle emissioni dannose e il raggiungimento degli obiettivi sanciti dall’Agenda 2030 sono diventate una prerogativa nelle attività delle aziende più competitive sul mercato.
Da anni Intesys si impegna nel calcolare la propria carbon footprint al fine di monitorare il proprio impatto ambientale e di migliorarlo costantemente.
La prima cosa che dobbiamo chiarire è: che cosa si intende per carbon footprint?
La carbon footprint è una misura che esprime in Co2 equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente a un prodotto, un’organizzazione o un servizio.
Carbon management: gestire la carbon footprint in azienda
La carbon footprint (CFP) può essere calcolata da parte di un’azienda in diversi modi, in particolare a livello di prodotto e a livello di organizzazione:
- La CFP di un prodotto o di un servizio quantifica le emissioni di gas a effetto serra prodotte lungo l’intero ciclo di vita dello stesso;
- La CFP di un’organizzazione consente di contabilizzare le emissioni di gas climalteranti (GHG) causate direttamente o indirettamente dalle sue attività.
Al di là delle definizioni tecniche, l’attenzione che le aziende ripongono nel tema della sostenibilità ambientale è in crescita: analizzare e contabilizzare le emissioni di anidride carbonica prodotte è un asset ormai essenziale per le imprese che vogliono essere competitive sul mercato.
Adottare un sistema di carbon management permette di identificare e realizzare interventi di riduzione delle emissioni economicamente inefficienti, sfruttando tecnologie innovative, ottimizzando processi e attività e implementando dei programmi di compensazione. Tra queste iniziative rientrano la piantumazione di alberi e la scelta di fornitori che utilizzano energia 100% rinnovabile.
Sono sempre di più le aziende coinvolte nella riduzione della propria carbon footprint, possiamo citare alcuni esempi d’eccellenza come:
- Gruppo BMW: viene regolarmente citato come il produttore automotive più sostenibile a livello mondiale per l’impegno profuso nello sviluppo di auto alternative e fuel-saving con processi produttivi trasparenti;
- Google: per soddisfare i propri consumi di elettricità utilizza energia rinnovabile;
- Cisco: utilizza fonti di energia rinnovabile e i suoi prodotti sono progettati per essere facilmente riciclati;
- Levi Strauss & Co.: ha ideato una linea di jeans fatta con bottiglie d’acqua riciclate e ha stretto numerose partnership con brand di vestiario eco-friendly;
- Disney: nei propri parchi a tema vige una policy zero-sprechi, in modo che nulla finisca in discarica, e ha raggiunto l’obiettivo zero-emissioni dirette di gas serra.
Di notevole importanza è anche la percezione dei consumatori: un’azienda impegnata a ridurre il proprio impatto ambientale è indice di qualità e di responsabilità verso tutti gli individui (clienti e non) e verso il Pianeta Terra.
Impronta di carbonio: una mappatura che fa bene all’azienda
È importante sottolineare che nessun accordo o convenzione internazionale prevede sanzioni per le aziende/organizzazioni che non si adeguano ai programmi definiti per la protezione dell’ecosistema: di fatto, alcuni interventi di efficientamento energetico e le certificazioni ambientali non risultano essere ancora obbligatorie. Tuttavia, è il mercato stesso che impone alle aziende di adeguarsi, approfittando dei vantaggi delle green policies e di quei benefici che giovano sia all’ambiente che al business aziendale.
L’identificazione dell’impronta di carbonio e l’applicazione della carbon management portano moltissimi benefici che, per una questione di tangibilità, suddividiamo in materiali e immateriali:
Benefici materiali:
- Aumento delle chance e delle collaborazioni professionali
- Aggiornamento tecnologico
- Crescita delle entrate
- Accesso alle agevolazioni fiscali
Benefici immateriali:
- Maggiore consapevolezza delle performance ambientali dell’azienda
- Aumento della green reputation aziendale
Impostare un piano d’azione
L’impegno concreto di Intesys
Sono diversi anni anche in Intesys portiamo avanti l’impegno sulle tematiche ambientali: il calcolo della carbon footprint permette di ottenere un’analisi mirata grazie alla quale possono essere implementate attività efficaci.
Per ottenere una misurazione puntuale del 2020, sono state raccolte le percorrenze giornaliere casa-lavoro-casa di ogni persona di Intesys, sommandole al complesso delle altre attività.
Relativamente all’anno solare 2020, le tonnellate di CO2 “equivalenti” prodotte da Intesys ammontano a 32,6: un calo significativo rispetto al 2019, nel quale le tonnellate ammontavamo a 99; sicuramente la pandemia ha avuto un impatto significativo se consideriamo che, negli anni precedenti, quasi il 70% dell’impronta di Intesys derivava dagli spostamenti casa-lavoro dei collaboratori.
Come emerge dal grafico, la sede di Intesys non contribuisce alla somma della CO2 equivalente prodotta: un risultato che abbiamo raggiunto anche grazie a un contratto di fornitura di energia elettrica da fonti esclusivamente rinnovabili, attivo da diversi anni.
Anche il riscaldamento della sede impiega energia elettrica, evitando ulteriori emissioni di CO2.
2020 | 2019 | 2018 | |
---|---|---|---|
Edificio condominio | 1,8 | 2,2 | 2,2 |
Voli aerei | 0 | 1,8 | 3,8 |
Auto aziendali | 1,2 | 7,1 | 13,4 |
Mezzi pubblici per lavoro | 2,4 | 20,4 | 1,8 |
Carta complessivo (dal 2019 uso massiccio di carta riciclata al 85%) | 0,2 | 0,3 | 0,8 |
Computer | 9 | 9 | 9 |
Casa/lavoro complessivo | 18,1 | 58,2 | 67 |
Totale Intesys | 32,6 | 99 | 98 |
Composizione Carbon Footprint di Intesys (t CO2 equivalenti)
Crediamo che sia importante valorizzare tematiche ambientali per aumentare la nostra consapevolezza e per divulgare le nostre conoscenze e competenze: solo così si può innescare un circolo virtuoso e attento all’ambiente.
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