Gli ultimi due anni hanno avuto un grande impatto sui nostri stili di vita, sia nella sfera professionale che in quella privata. Abbiamo vissuto il lavoro da remoto totale e poi a mano a mano abbiamo iniziato a ripopolare i nostri uffici, portando con noi nuove necessità per migliorare l’esperienza di lavoro: combinando i vantaggi del lavoro da casa e di quello in presenza, sta acquisendo sempre più forza il modello del workplace ibrido.
Anche noi in Intesys abbiamo deciso di adottarlo e perfezionarlo: in questo articolo vi racconto che cosa stiamo imparando da questa esperienza.
Cos’è il lavoro ibrido?
Il “lavoro ibrido” è qualcosa che già oggi interessa molti professionisti, ossia un’esperienza lavorativa che utilizza sia modalità di lavoro in presenza che a distanza.
Si tratta di un modello che non ha una ricetta definita: il mix tra lavoro in ufficio e da remoto può essere variato a seconda delle necessità dell’azienda e dei suoi collaboratori. Trovare il giusto equilibrio non è scontato e ci vogliono cura e attenzione per preservare la collaborazione, l’innovazione e la cultura aziendale.
La strutturazione di un hybrid workplace deve mettere al centro le persone e rafforzare l’organizzazione nella sua competitività e resilienza.
Oggi le persone guardano subito in un potenziale datore di lavoro la disponibilità in merito al lavoro ibrido: negli ultimi due anni ho visto questo benefit trasformarsi a tutti gli effetti in una voce della proposta lavorativa che incide notevolmente anche sulla disponibilità a spostarsi per un lavoro piuttosto che un altro.
La nostra avventura come Intesys nel mondo dell’hybrid workplace è iniziata ancora nel 2019, offrendo ai collaboratori che abitavano a più di 30 km dalla nostra sede un giorno di remote working per agevolare le distanze e venire incontro alle esigenze di conciliazione.
L’arrivo della pandemia ha dato una netta accelerazione a questo progetto, dimostrando che il modello ibrido poteva essere applicato per tutte le nostre squadre.
Che cosa abbiamo imparato sul workplace ibrido negli ultimi due anni?
Equilibrio
Ambiente
Condivisione
Benessere
1. Abbiamo imparato a bilanciare vita personale e professionale
Il modello di hybrid workplace è l’ideale per conciliare le esigenze delle persone, dando il giusto spazio al lavoro, alla famiglia, alla socialità e alle passioni personali. Anche seguire i propri figli o i lavori di casa diventa meno complicato, perché la flessibilità del lavoro ibrido dà a ciascuno gli strumenti per organizzarsi al meglio: per esempio, lavorando da remoto non è necessario prendere un giorno di permesso per essere presente durante dei lavori effettuati in casa.
Favorisce la definizione dei limiti tra spazio lavorativo e spazio personale, sia nell’organizzazione del proprio tempo che della propria casa: anche questo è un presupposto fondamentale per una maggiore serenità del collaboratore.
2. Abbiamo ridotto il nostro impatto ambientale
Monitorare il proprio impatto ambientale come azienda è un dovere imprescindibile di cui tutti dobbiamo diventare consapevoli: il lavoro ibrido, riducendo gli spostamenti dei collaboratori, è uno strumento utilissimo per migliorare la propria impronta ecologica e contribuire a uno stile di vita più sostenibile. Nel calcolo della nostra carbon footprint, la voce più impattante è sempre stata quella delle percorrenze giornaliere casa-lavoro-casa di ogni persona di Intesys. Nel 2020 l’applicazione del remote working ci ha permesso di ridurre di oltre 60 tonnellate “equivalenti” rispetto al 2019 il livello di CO2 prodotte da Intesys.
3. Abbiamo riscoperto il valore della socialità e della condivisione diretta
Certe cose non si possono sostituire e tornando a vederci di persona ce ne siamo tutti resi conto: il confronto diretto con un collega, incrociare le persone anche di altri team in sala caffè e scambiare due parole, poter incontrare tutta la propria squadra al completo. La condivisione, sia nella progettualità che nel dialogo interno, è fondamentale per trasformare un’azienda in un agglomerato armonioso e attivo di idee, competenze e professionalità: il workplace ibrido permette di recuperare questo valore chiave e di valorizzare al massimo i momenti di incontro fisici.
4. Abbiamo migliorato sia la nostra produttività che il benessere psicofisico
La riduzione degli spostamenti logistici dà a ogni collaboratore più tempo da dedicare alla famiglia, alle proprie attività personali e per organizzare al meglio i propri obiettivi. Vi è più tranquillità per chi doveva fare spostamenti stressanti, più concentrazione per chi preferisce lavorare in solitario, si riesce a dividere meglio sfera lavorativa da quella privata e chi ha bisogno del contatto con i colleghi ha più socialità.
Il modello ibrido favorisce un maggiore benessere psicofisico del collaboratore e in questo modo ne migliora anche la produttività, che in Intesys non ha subito cali dall’inizio della pandemia.
Il nostro modello di workplace ibrido è in costante evoluzione per conciliare al meglio gli obiettivi di crescita aziendali con le esigenze dei nostri collaboratori, valorizzando al massimo il potenziale delle nostre risorse interne: Intesys è un grande organismo il cui cuore è la nostra squadra di persone e ci impegniamo ogni giorno a valorizzarne al massimo il potenziale.
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