Le piattaforme di gestione contatti ci permettono di evolvere l’approccio alla strategia dei contenuti ragionando non solo sul singolo momento in cui l’utente interagisce con i nostri touchpoint, ma su quale evoluzione vorremmo fargli fare nel tempo, anche dopo la vendita. Questo permette alle aziende di efficientare i propri processi interni e trasformare il contenuto in un servizio strategico.
DIGITAL MARKETING 4 BUSINESS
Liste contatti, contenuti e processi: una grande opportunità
Quando parliamo di testi, video, visual il pensiero strategico fondamentale da fare oggi non si limita solo a quali obiettivi e persone vuoi raggiungere.
Oggi le tecnologie permettono di agire con un approccio diverso, che pone al centro non il singolo momento di consumo del contenuto stesso, ma tutto il percorso che vorremmo far compiere al nostro utente, dalla lead generation in poi. La lead generation, infatti, è indubbiamente uno degli obiettivi più rilevanti all’interno delle strategie marketing e molte azioni permettono di raccogliere nuove liste o di riattivarne altre datate.
Fra le azioni più diffuse ritroviamo:
- Fiere o eventi in presenza in cui vengono fornite liste di partecipanti
- Campagne ADV
- Mailing su DB acquisiti, ma datati con vecchie liste “dormienti”
Queste azioni sono tanto efficaci quanto controproducenti se non si decide a monte cosa far fare all’utente una volta entrato nel nostro DB: prima ancora di generare un lead, va pensato cosa ne faremo di quel contatto una volta acquisito ricordando che non sempre la consegna del contatto all’area sales è la scelta più opportuna, perché non tutti i contatti come ben sappiamo sono pronti per essere gestiti con una interazione di natura commerciale.
Anche la decisione di usare il nuovo contatto per fare attività di newsletter e-mail o recall è una opzione valida solo se siamo certi di dare un servizio o un contenuto di valore al contatto raccolto. Se così non fosse, la disiscrizione alle mailing list sarebbe dietro l’angolo.
È importante progettare un processo di conoscenza ed interazione con la nostra azienda che vorremmo il nostro utente facesse.
Questo approccio al contenuto, meno orientato al messaggio e più focalizzato su ciclo di vita dei contatti, ti permette di ottenere grandi benefici:
Gli ambiti di maggiore impatto unendo l’approccio di processo ai contenuti
Quando parliamo di processi è fondamentale ragionare su quanti e quali ambiti avranno un impatto tali processi.
Nel caso dei contenuti, gli ambiti di impatto sono molteplici:
Vuoi approfondire come abbinare processi, contenuti e fasi di maturità del contatto?
Ripensa al contenuto come ad un processo e non ad uno strumento
Approcciare alle strategie di contenuto pensando solo alla lead generation o a qualche comunicazione successiva riduce di molto le opportunità di convertire questa attività in un asset strategico per le tue attività aziendali, comprese quelle commerciali.
Se hai molti contatti generati da eventi, webinar o fiere, ma sono poco sfruttati e dopo una prima fase di recall vengono poco stimolati, il nostro consiglio è cambiare approccio alla tua comunicazione e partire non da ciò che vorresti raccontare, ma da quali processi vorresti attivare per aumentare le performance sul mercato, dalla lead generation alla retention.
Senza dimenticare che affrontare il contenuto come processo – e non come mera comunicazione – ti permette di incrementare i benefici all’interno degli altri team in quanto va ad agire anche sulle loro esigenze e sui loro KPI.